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Full text of "Insieme n.8 - Febbraio 1976"

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Sa 
lg e / ì; d 2° 
x TT l ( "i Di Li |) TT ll ni sh dl 


"AMA RE è accettare l'altro così com'è, 


lasciarsi investire da lui ..,. 

in ultima agnalisi, credere in lui. 

Si tratta di aver fede in una ricchezza 
al di là delle apparenze, 

E' una lotta, un duello .,, 


credere in lui o credere in me A 


cla Wa, parle eli un meo 


FEDE E LUCE - n0 8 


' 
f 


Mariangpè ba 


Berlotini 


NB. 
parla a pag» 


Chi ha un pò di tempo da mettere a disposizione per l! 
3 può èivolgersi alla Segreteri 


il Lunedi - Mercoledì - Sabat 


Abbiamo già dettto che questo bollettino 
ha come scopo di mantenere vivi i legami 
fra noi tutti per divenire, poco alla vol- 


ta, " insieme " una cosa sola, 
è 
> Questo numero è.:dedicato in modo parti- 


colare ai bambini e ragazzi più diversi, 
più difficili.. Quelli di fronte ai quali 
la scienza è più impotente che mai :' non sa 
neppure dire quale genere di malettia li 
abbia colpiti; non sa portarvi.rimellio, 
non sa consigliare i genitori, Quelli che 
i centri speciali fanno fatica :ad accettare, 
quelli che le maestre non Rei Da che par 
tte prendete... quelli che all'apparenza 
sono "normali" $ quelli che le femiglie non 
sanno come fare a seguire, a capire, a edu 


care, spesso a tenere con sè... 


Cosa fare allora? Prendersela con loro? 
Di che cosa hanno colpa? Arrabbiarsi? Pren 
dersela con Dio? La tentazione è forte. 

Il Padre Michel ha cercato di riassumere 
in una preghiera il dramma che vivono alcu 
ni fra noi. Il loro dramma merita silenzio 
e non sciocche parole: "non lo sanno' educa 
i TN 
re... non lo hanno accettato... è così per 


chè gliele danno tutte vinte... " 


Certe cose bisogha provarle per capirle. 
Non lo diremo mai abbastanza! 
Certe situazioni, bisogna viverle, per po 


ter dare consigli 0 consolgzioni. i 


con'inud o p.3 


iniziativa di cui si 
a Fede E Luce 
Via Cola di Rienzo 140 tel. 350443 


o - dalle ore 17,00 alle ore 19,00. 


VERE 


lo 


"Ah, se tu aprissi i cieli e discendessi !" 
Isaia 63,19 


Questo grido del profeta, 
quanto somiglia, o Dio, al grido del mio cuore... 


Parchè nén intervieni, Signore ? ‘ 
Perchè questo silenziè 7 e 
Perchè questa assenza ?. : i 


L 3 p_S 
i Non potresti ferse fare uno sforzo ? Lo! 
Non si può nemmeno contare gu di te i 


9 bid 
Perchè non raddrizzi questo corpo storto ? |. | f i Ò nali 
Perchè non ripari questa mente ammalata La 


Perchè lasci soffrire e morire i tuoi amici ? 


A chè servi ?... 


Dài, Signore, rispondi ! Fà qualcosa ! 
Arrabbiati almeno ! Ma intervigni ! 


" MA GESU' NON RISPOSE AFFATTO. +6” 
Le 23,9 - Mc. 15,5 


Perdona! 0 Dio : Io assomiglio a Satana Mt 4,1/11 
che vuol utilizzarti e chiede un miracolo. 
Perdona! O Dio : Io assomiglio a Erode Loc. 23,6/12 
che vuol farti obbedire. s 
-Perdona! 0 Dio : Io assèmiglio a quelli Mc. 15332 


che non avevano capito niente e divevano: 

"" scenda ora dalla croce! " 

‘ Perdona! 0 Dio :: Io assomiglio' a Giobbe 

che disputa con te. i 

Ma come lui, alla fine, voglio dire : 

" Ecco, meschino son io0ee- Giob» 40,4/5 
Mi pongo la mano sulla bocca !... 
Una volta ho parlato... 
Ma non continuerò !... 
Così ho parlato, senza discernimento Giob. 42,3 & 
di cose troppo tnirabili per me, 
senza che le capissi. " 


O Dio, Ie volevo COMUNICAZIONE 
Tu mi offri COMUNIONE 


Michel Charpentier 


[Wie 


COSA FARE ALLORA, è» è» 
za I a sar - 


Se /5 4 
I 


Quello che cerco di proporre ‘in queste righe sembrerà poca. 
cosa, e, aome al solito, mi si dirà: perchè lo Stato non ci 
pensa? 


Non ho intenzione di curarmi delle possibili critiche che 
ci verranno mosse. Del resto, le critiche e le obiezioni 
costruttive saranno le benvenute. 


QUALCHE GESTO DI "CARITA'" VERA. 


Io chiedo, a nome di alcuni genitori che vogliono bene al 
loro figliolo, qualche gesto di "carità" vera, 


Non ho paura di parlare così chiaro: la 


rr 


x 


vera carità è mossa da autentico amore, 
da comprensione profonda, da senso di re 
è dar sponsabilità e di solidarietà. Chi vorrà 
o 9° capire, capirà: bisognerebbe che qualche 
persona, meglio se un pò preparata, si 
facesse avanti per offrire qualche pome— 
riggio, o .mattinata,, per cercare di occu- 
pare questi ragazzi. Si tratterà per al- 
cuni di cominciare a entrare in comunica 
zione, amandoli, offrendo tutte le capa- 
cità di pazienza, di ascolto possibili, 
Poi, forse di portarli a giocare, di far 
Tare loro un pò di ginnastica, di portar 
"o È li a fare una passeggiata, di giocare co 
È me loro vogliono, non come vogliamo noi, 
Di saper entrare con semplicità nella 
"musica del loro essere" come dice Jean 
Vanier, 


Non è cosa facile, lo so. Ma so anche che parlare di amicizia, 
di. amore cristiano, di bontà di Dio che ci ama, a volte fa ma- 
le se non sappiamo noi, fratelli, dimostrare con i fatti che 
quello che predichiamo è Vero, che il Vangelo che sbanderiamo 
come buona novella, deve essere più vissuto, se non vogliamo 
è che i più bisognosi non ci credano Diù. 


tosta 


a 


Se non fosse passata di moda la frase 
" Mi sento in crisi ", direi che qual 
che volta sono in crisi durante le no 
stre riunioni di Fede e Euce. | 

Ci vediamo, persone di tutte le età, 
dai 6 mesi agli 80 anni, ed è sempre 
bello: si sorride, si canta, si scam- 
biano quattro parole, e ci si capisce 
sempre gli uni con gli altri, Quello 
che mi mette qualche volta in crisi è 
la presenza di "Po come di Re, di E., 
di L...,3 la sua presenza mi mette in 
difficoltà, perchè è una presenza: 
non chiede esplicitamente qualche 
say ma è sempre lì, che ti ricorda 
che c'è sempre un altro di fronte a 
te; perchè mi chiede qualche cosa, e, 
tante volte non riesco a capire ciò 
ghe vuole, e sbatterei la testa al mu 
ro per capirlo; ma soprattutto perchè 
la maggior parte delle volte non dice. 
nulla, e non riesco a trovare un cana. 
le di comunicazione con lui, anche se 
mi mendo conto che con gli occhi, con 
i gesti, con qualche suono cerca di 
parlare, i 
Ecco, è questa mancanza di comunica 


x 


zione che è terribile, ma allo stesso 
tempo affascinante, perchè ci deve es 
sere un mezzo per capirsi, anche fam 

cendo a meno di tante parole, di let- 
tere scritte, o di gesti convenziona- 
li e fatti solo per abitudine, 

E piano piano si stabilisce una co- 
municazione a livello di piccole cose, 
di una mano stretta forte in segno di 
amicizia, di uan maggiore attenzione 
ai suoi desideri, di un linguaggio 
fatto di musica, o espresso attraver- 


so un pallone lanciato sempre nello 


_.. Ri SENO 


bic 


episi ... 


stesso punto. Sembrerà a qualcuno 
un perdere tempo, una cosa inuggili 
ma non è così: la comunicazione sj; 


stabilisce realmente anche se per 


dAue ore non abbiamo parlato (non 


possibile); non so se lui abbia r 
cevuto qualche :cosa-da me, io ce 
l'ho messa tutta per dargli un sor 


riso, per giocare a pallone,ecc; 


.ho certamente ricevuto tanta sempl 


cità, io che mi credo tanto spessc 
una persona tanto importante; ho 
forse imparato ad essere un pò più 
attenta verso chi mi sta accanto, 
più tesa ad ascoltare anche qual- 
che altra voce oltre la mia; ho ca 
pito forse per questa sera soltan- 
to, che stasera tornando a casa 
non Aovrò sentirmi in diritto di 
trattare male mio fratello, o ri- 
fiutarmi di aiutare la mamma, 

Ciò nonostante tornando a casa, 
sono piena di dubbi: sarà servito” 
a niente questo pomeriggio? mi ri- 


conoscerà la prossima volta?... 


Ti:iringrazio, Signore...j mi ha 
niconosciuto anche questa volta; e 
mi è corso incontro, senza dire 
nulla, ma con un:grande sorriso; 


chissà se era diretto a me.... 


9 
Va Pe ria Le vi della Vida 


‘Festa HIELUC @ 


Domenica 28 MARZO N 
dalle ore 15 alfe dalle ore 15 Alfe ore 19 A 


ore 15,00 - 15, 30 3: ACCOGLIENZA 
ore 15,30 îs FESTA 


- Introduzione 


1 - BUON DIVERTIMENTO ! Gi co/lrata! CD 
(4 persone di ogni gruppo) L4 
2 - Canto: "SE SEI FELICE..." 


3 Le MERCANTI IN FIERA. Gée'uttemi Sdqranno i primi... , perenni ‘ali / 


4 "bambini" di ogni gruppo che dovranno venire da casa 


già vestiti con cose molto semplici: carta colorata,colla 
ecc...) 


» Villa Patrizi: gatto, mucca, giraffa, farfalla 

+ Mercede : coniglio, leone, elefante, coccinella 
»* S, Gioacchino: cane, pulcino, ape, zebra 

+ Santa Silvia : gallo, pecurà , topo, pinguino 


4 - DOV'E' L'OGGETTO?? 
ai a 5 - MAMME AL TAVORO ! ne. Ta tlo0 un lavoro li pfeslen... 
2 signore di ogni gruppo. ) 
= CAPI DI STATO 


- Canto tranquillo 
Intermezzo 
= CORSA DEL PALIO 
(2 "cavalli" e 2 fantini di ogni gruppo) 
10 - MUMMIA 


(2 coppie di ogni gruppo. L'"artista" porta il materiale 
occorrente: carta igienica!) 


i 11 - TIRO ALLA FUNE 
DI 12 - ANACONDA 


wo co 453 n 
' 


MERENDA... ! preparata dal comitato organizzatore, 


+ 
- + 


La Festa avrà luogo presso la CASA GENERALIZIA dei FRATELLI 
DELLE SCUOLE CRISTIANE 
Via Aurelia 476 


gentilmente messa a disposizione. 


PENNELLATE 


Cuneo 25/1 


Abbiamo fatto un incontro qui 
qui a Cuneo domenica scorsa orga 
nizzandolo come segue : verso le 
14, 30 ci siamo ritrovati a "Stel 
la Mettutina", che gentilmente 
mette a disposizione i locali e 
si è iniziato l'incontro con al- 
cuni giochi (rottura delle pigrat 
6, étiro a segno con 1 bITLILI, 
indovinelli ecc.) ai quali hanno 
partecipato iragazzi, le suore, 
i genitori e gli amici, Alle 16, 
mentre alcuni amici continuavano 
a giocare con'i ragazzi, gli al- 
tri si sono riuniti con i genito 
ri e le suore per discutere di 
vari argomenti. 
e000. Alle 17 i r.,gazzi ci hanno 
raggiunto e, deto che don Romano 
non è potuto venire per la cele- 
brazione Eucaristica, abbiamo 
pregato un pò tutti insieme leg- 
gendo il brano di Vangelo, f@cen 
do un pò di preghiera spontanea 
e cantando due canti, 

A conclusione dell'incontro 
c'è stata la merenda in allegria 
con ciò che ciascuno ha portato: 
cose alla buona, per lo più dol- 
ci fatti in casa, 

L' stato molto bello, come 
ogni nostro incontro del resto, 
perchè più andiamo avanti nel 
tempo, più ci conosciamo e ci 
sentiamo uniti nella gioia, 


+. + 


Vercelli 


Il 5 gennaio ci siamo riuniti 
per celebrare insieme la festa 
natalizia, 

Erano pfesenti anche alcuni a- 
mici di Cuneo e suor Italia ve- 
nuta da Roma per rappresentare 
gli amici romani. 

Il presepio vivente, la venuta 
dei Magi che offrivano doni per 
una bimba malata e priva anche 
del necessario, tutto è stato 
vissuto con molta serietà dai 
ragazzi e molta partecipazione 


o) 
dai Lenti ka, 
degli amici e genitori presenti, 
Dopo la Messa ci siamo intrattenu 
ti con camti e incontri a piccoli 
guuppi approfondendo la conoscen- 
za e l'amicizia fra noi, 
+ + 
+ 
Abano 
c) 


Il 7 dicembre 1975 è venuta a 
mancare la sig.na Anna Mazzarotto . 
iniziatrice del gruppo Fede e Lu- 
ce di Abano. A questo proposito 
di Lei è stato detto :"da più di 
tre anni si dava silenziosamente 
agli handicappati, cuore del suo 
cuore, sollecita e generosa, inse - 
rendoli nella sua paziente carità," 

Negli ultimi giorni "a chi le 
parlava di speranze umane lei ri- 
spondeva parlando dei disegni di 
DIG 4" 

"Ci vien dadire, pensando a Lei: 
è vero, è vero, già fin da oggi 
possone essere vere le promesse 
di Gesù : Beati voi!... l'abbiamo 
visto nella serenità, nel sorriso a 
costantemente incoraggiayte, nella 
fiducia intraprendente della 
Sign.na Anna..." 
+ + 

+ 


Sappiamo che anche a Parma, a 
salerno, ad Agrigento si sono fat 
ti degli incontri e si aggiungono 
nuovi amici, 
Preghiamo vivamente PUDRL, di- inviare 
ci notizie, relazioni, lettere, arti- 
coli,... tutto quello che volete, an 
che poche righe. 


O 


Questo giornalino è e vuole resta 
ne un bollettino di collegamento 
fra tutti, ma può esserlo solamen- 
te con la vostra collaborazione , 


e ° © 


| 


__ lasoatra: 
Î 


> CAT venerdì 


O Ran eh 


"Mamma ! finalmente oggi è Venerdi ! 


. . ‘ . n n 
S. Gio acchino, chi ci trovo ? Che cosa ml fanno fare ?..* 


Dobbiamo andare a 


Questo è ciò che mi dice benda + 


. L'abbiamo chiamato il giorno del- o 
l'accoglienza e non si poteva dare 
definizione migliore. 


Questi incontri settimanali hanno 
avuto inizio da un desiderio recipro 
co di stare più insieme fra amici di 
Fede e Luce. Non siamo molti, come 
negli incontri mensili, ma proprio 
per questo, abbiamo la possibilità 
di conoscerci meglio e diventare sem 
pre più amici. 

Arriviamo alle 17,30 e troviamo 
sandra e Francesca che già hanno pu- 
lito per benino i locali affinchè 
siono accoglienti; poi arriva, un pò 
affannata, Maria Grazia che ha lascia 
to da poco l'ufficio e che porta pac 
chi, pacchetti e bottiglie che servo 
no per la merenda. 


Poi un'esclamazione !... ecco Ro- 
berto..., ecco Mirella..., poi Danie 
la, poi Luciana, Elisabetta e gli a- 
mici che ogni venerdi riescono ad es 
sere liberi dai loro impegni per sta 
re insieme a noi. 


I tavoli sono pieni di scatole e 


scatoloni di tutti i colori, contenen 


ti giochi adatti ai nostri ragazzi, 
poi fogli, quaderni e tanti pennarel 
da, 

Carla che è cicciona, salta mol 
to a corda, mentre Carlo o Angelo 
contano quanti salti ha fatto, e più 


ne fa più è felice! 

Venerdi 6 febbraio, è stato un 
pomeriggio particolare perchè era 
la festa di Padre Gilberto. Come al 
solito è arrivata Guendalina con la 
sua inseparabile chitarra, è canten 
do tutti insieme (tanti auguri a 
te!) gli abbiamo donato dei regali 
ni. Nello stesso pomeriggio è venu- 
to anche un amico di Roberto, un 
ragazzone alto e robusto che solle- 
vava da terra, una volta Roberto e 


‘una volta Elisabetta, facendoli gi 


rare con molta gioia da parte loro. 


Quasi ogni venerdi viene un nuo- 
vo amico, e questo ci fa molto pia- 
cere perchè ciò vuol dire che il 
gregge man mano aumenta e non ci 
saranno più pecorelle smarrite; del 
resto come potrebbe essere altri+ 
menti ? Con la grazia di Valeria, 
la serietà di Marina, la vivacità 
di Guenda, le premure di Maria 
Grazia, la voce canterina di Maria 
Laura, la protezione di Sahdra e 
Francesca che sono le anziane del 
gruppo, e la spontaneità e l'amici- 
zia di tutti gli altri. 


sono le 19 circa, e Sandra si 
scusa: deve andare perchè ha da fa- 
re qualche cosa pef il suo nipoti- 
no che (dice lei) è il più bello 
del mondo... Bum !i!! diciamo noi. 
Guendalina deve andare per prepara- 


. re la cena ai suoi fratelli a base E! in questa piacevole atmosfco- 
di uova perchè non sa fart altro ra che volano queste due ore, che 
(confessa lei), allora io e il pa- danno a me e agli altri la possibi- 
dre di Roberto, che è un valente cuo lità di distendersi e sapere che 
co; le suggeriamo vari modi per cu- finalmente non siamo più soli e 
cinare meglio le uova (speriamo be- di questo ne rendiamo grazie 
ne!!!) Un venerdi è andata via pri- a Dio. 


ma Francesca per andare dal dentista 


poveraccia lei!!!... i i 
( a ) Fausta Guolrelmi 


Un fiore anche da solo è sempre una cosa SI. Pa 


mereviliosa, 
ma un mazzo di fiori è sempre più bello 
ec gradito, 


Una mano che si tende può essere la 
i salvezza 

tante mani che si stringono sono segno di x i: 
fraternità e di gioia, da \ 

Una parola può essere determinante in un momento di sd NA STA \ x 

3 sconforto, 
ma l"essere disponibili all'ascolto di chi vuol 
dirti che è solo con la propria pena ed ha bisogno i 


x 
SL 
xe A 
ES 
SI 2S 
NS 


Se 


| 


di parlare... pamlare... parlare... 
e tu non hai quasi il tempo neppure di rispondere, 


E quando questo accade per telefono... alla fine 
la cornetta ti si è quasi appiccicata all'orecchio.. 


{3 
Allora viene di pensare a quella parola DI 
"INSIEME" * 
che trovo tanto appropriata come titolo del nostino | 
giornalino, 0) 
INSIEME è proprio non essere soli nella (5 
i gioia e nella pena, e 
INSIEME all'aiuto di Dio, e con un pò di (na) S 
buona volontà, x Mariolina 
meglio di disponibilità, si può fare poco e tanto, È EEERTI 


l'importante è fare ! 


Ta 


Dad Resoconto delfa unione InTernazionaLe 


FEDE PLUCE 


Versailles _ 10.12 Gennaro 1946 


Dopo il pellegrinaggio a Roma, i rappresentanti di 12 paesi si sono 
riuniti a Versailles dal 10 al 12 gennsio per mettere in comune l'espe- 
rienza vissuta a Roma e meditare sul futuro di Fede e Luce, 

$ L'Italia era rappresentata dw due mamme di Roma, un'amica di Parma e 
un sacerdote pure di Parma, 


Abbiamo inviato ni responsabili di ogni comunità Fede e Luce il reso- 
conto completo della riunione. Qui, accanto ai saluti affettuosi e cordia- 
li e un grazie sentito da parte degli amici stranieri a tutti i fratelli 
italiani e romani, vi offriamo alcune frasi tolte dal discorso che Jean 
Vanier he pronunciato in chiusura della riunione. 


Lourdes '71 è stata un'ispirazione della Vergine 
per cominciare ed incoraggiare a mettersi in cam 


mino. Roma è stata la consacrazione di Fede e 


Luce da parte della Chiesa, 


© La persona handicappata ci offre e ci dà molto, 
ci rivela la nostra normalità egoista e la nostra 
incapacità a vivere secondo il cuore e l'amore. 
L'handicappato ha un messaggio da offrire al mon 


do e alla Chiesa, 


© L'amore dà la vita, La politicizzazione si esten 
de come una piovra nel mondo attuale, provocando 
la chiusura di centri, portando con sè la lotta 
di classe e l'aggressività più che l'amore. 
Fede e Luce deve apparire come il segno di altra 
cosa; di una riconciliazione fra ricchi e poveri at 
torno alla persona handicappata, partendo dall'amo 
re e non dalla lotta. Se, come ha detto Paolo VI, 
il povero è veramente al cuore delln Chiesa, e se 
noi prendiamo queste parole alle lettera, molte 


cose cambieranno, 


Un punto fondamentale : chi è rifiutato porta 


% nel suo essere i semi della salvezza. Lui può 


_ ___—_—_—_—rr,r,rr——— Me v::iii EA NNNIENNINNKN 
Î 


guarire l'egoismo delle persone che si credono 
normali. 
Non è forse lo stesso rifiuto che ha vissuto Gesù? 


Lui, che è stato rifiutato, ci ha salvato, 


© Fede e Luce dice che chi è rifiutato può diveni- 

ve me fonte di salvezza, di unità e di pace (questo 
è il principio di Fede ec Luce). E' fonte di sal+- 
vezza perchè ci:trasforma. Colui che è rifiutatto a 
cambierà il nostro cuore, Egli ci porta un messag : 
gio e anche la gioia, Ci fa scoprire un nuovo 
senso della vita non nell'azione politica ma nel- 
l'incontro, nell'impegno comunitario gli uni ris 
spetto agli altri; la comunione dei cuori $ Ta” 


compassione, 


Per Fede e Luce non si tratta di fare dell'handi- 
eappato un essere normale (anche se si cerca di 

fare di tutto perchè progredisca), ma si tratta 

di dire che c'è in lui qualcosa che possiedono 

solo coloro che hanno un cuore di povero : una à 
presenza di Dio, 


Ecco ciò che è nuovo da vivere e che è al cuore 


del Vangelo 


Jena Vanier 


A, 
P7 


h 


" Nulla somiglia al Cristo più dell'innocenza che soffre... " 


Emmanuel Mounier 


aL